Nella serata di mercoledì 7 febbraio il Partito Democratico ha organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede della Rai in Viale Mazzini, a Roma. «Noi promuoviamo una riforma che renda finalmente indipendente la Rai dall’influenza dei partiti e della politica», ha detto la segretaria del PD Elly Schlein durante la manifestazione, riconoscendo comunque che «non ogni male» per la Rai è «nato con questo governo». Schlein ha anche ammesso che in passato il suo stesso partito ha beneficiato della cosiddetta “lottizzazione” della Rai, ossia della spartizione tra gli schieramenti politici dei vertici dell’azienda, le cui azioni sono al 99,6 per cento proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
I numeri confermano la forte influenza che il PD ha avuto sulla Rai a livello dirigenziale. Consultando fonti stampa, gli archivi dei quotidiani e il sito della Rai, abbiamo fatto un po’ di conti: dal 2005, anno in cui è stato eletto il primo CDA con la cosiddetta “legge Gasparri”, a oggi, il PD è stato il partito che ha espresso più consiglieri di amministrazione tra quelli nominati dal Parlamento, davanti a Forza Italia. Prima di addentrarci tra i numeri, è necessario fare un passo indietro per capire qual è il ruolo del consiglio di amministrazione (CDA) della Rai e come è influenzato dalla politica.
I numeri confermano la forte influenza che il PD ha avuto sulla Rai a livello dirigenziale. Consultando fonti stampa, gli archivi dei quotidiani e il sito della Rai, abbiamo fatto un po’ di conti: dal 2005, anno in cui è stato eletto il primo CDA con la cosiddetta “legge Gasparri”, a oggi, il PD è stato il partito che ha espresso più consiglieri di amministrazione tra quelli nominati dal Parlamento, davanti a Forza Italia. Prima di addentrarci tra i numeri, è necessario fare un passo indietro per capire qual è il ruolo del consiglio di amministrazione (CDA) della Rai e come è influenzato dalla politica.